Una borsa con all’interno una cifra tra i 60 e i 70mila euro. Il dettaglio che arriva dall’ultimo interrogatorio di Antonio Panzeri, coinvolge anche Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia.
E’ il 13 febbraio scorso. Antonio Panzeri, ex europarlamentare, in carcere dallo scorso 9 dicembre per l’inchiesta Qatargate, davanti ai magistrati di Bruxelles ricostruisce la rete di politici vicini a Qatar, Marocco e Mauritania. E’ in questa circostanza che spunta, per la prima volta, un altro nome di un politico italiano, quello, appunto, di Lara Comi. Nome già finito agli onori delle cronache giudiziarie per l’inchiesta “ Mensa dei poveri”, altra indagine per truffa ai danni dell’Unione Europea.
“ Nel 2019 Comi mi ha chiamato chiedendo un favore se potevo ritirare una borsa dal suo appartamento di Bruxelles e metterla da parte”. Comincia così il racconto di Panzeri ai magistrati. Una volta aperta “ Ho visto dei vestiti e dei libri vuoti all’interno, con contanti tra i 60 e i 70mila euro. Quindi ho preso tutto e ho deciso di buttare via i soldi nella spazzatura”. Nessuna idea, ha poi aggiunto l’ex europarlamentare, della loro provenienza.
Dichiarazioni sulle quali ora i magistrati dovranno indagare intanto dall’altra parte, per Lara Comi, a parlare è il suo avvocato che smentisce ogni accusa: “ Mai preso soldi illeciti”.