La strada chiusa, l’odore acre, ancora forte, e i condomini, quelli rimasti senza casa, costretti a districarsi tra difficoltà e burocrazia. Milano, Via Pier Lombardo, il giorno dopo l’incendio causato dall’esplosione di alcune bombole d’ossigeno trasportate da un furgone fa la conta di danni e disagi. La strada resterà chiusa fino a giovedì prossimo, la scuola privata gestita dalle suore, riaprirà lunedì. La normalità è ancora lontana qui in Porta Romana soprattutto per i condomini del palazzo investito dallo scoppio.
Un miracolo che non ci siano state vittime. Il bilancio definitivo è di due feriti, non gravi: il conducente del furgone, rimasto ustionato nel tentativo di domare le prime fiamme, e una suora dell’istituto, caduta durante la fuga. Sul fronte giudiziario, la procura di Milano ha aperto un fascicolo, il reato ipotizzato è disastro colposo e lesioni colpose. Per ora a carico di ignoti ma nelle prossime ore sono attesi i nomi degli indagati.