“Non ha mai pianto Alessia e mi ha chiesto: ora che succede mi arrestano?”. A parlare è la vicina di casa a cui Alessia Pifferi, la 37enne accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia, si rivolge per chiedere aiuto. La donna entra insieme a lei nell’appartamento e capisce subito che per la piccola Diana non c’è più niente da fare. E’ il 20 luglio 2022. Sentita come testimone, ha ripercorso quei drammatici momenti, dicendo che Alessia continuava a ripetere di non essere una cattiva madre.
Durante l’udienza è poi emerso che un vicino di casa è indagato per favoreggiamento della prostituzione. Convocato come testimone indagato in procedimento connesso si è avvalso della facoltà di non rispondere.