Tavoli che invadono i marciapiedi, gente che si diverte, da una parte; imprenditori del divertimento che fanno cassa, dall’altra; in mezzo le notti, invivibili, dei residenti.
La chiamano “movida” ma qualcuno l’ha già ribattezzata “mala movida”, quella di chi vive dove si concentrano i locali notturni milanesi. Duomo, Arco della Pace, Garibaldi, Navigli, Tortona, Sarpi, quindici i quartieri “caldi”. Troppo, tanto che il Comune sta valutando l’ipotesi di far chiudere i dehors a mezzanotte.
“Una soluzione, dichiara il Presidente di Vivisarpi, ma non quella definitiva. Limitare l’orario può essere un’idea ma occorre anche chi controlli che sia rispettata la chiusura”
Più che raddoppiati in epoca Covid per far tornare a lavorare in sicurezza le attività commerciali, i dehors spaccano l’opinione pubblica.