Il modo di agire, sempre lo stesso: le faceva distendere sul lettino per poi palpeggiarle nelle parti intime. Vittime, giovani pazienti che si rivolgevano a lui nelle emergenze notturne. 4 i casi di violenza sessuale contestati a un medico di guardia negli ambulatori di San Giuliano e Milano. Il professionista, che ha 40 anni e risiede a Varese, si trova ora ai domiciliari: è accusato di violenza sessuale aggravata. L’aggravante gli è stato contestato per l’inferiorità fisica di tutte le vittime: le donne coinvolte si rivolgevano a lui perché avevano la febbre alta o forti dolori allo stomaco, condizione che le rendeva inermi di fronte all’uomo. Lui, dall’altra parte, è un insospettabile, senza precedenti penali. Per il gip di Lodi che ha disposto la misura dei domiciliari esistono gravi indizi di colpevolezza. Questo, nonostante il medico respinga ogni accusa.
A pesare sono soprattutto le ricostruzioni fornite dalle presunte vittime che raccontano di come agisse solo nei turni di notte approfittando proprio del fatto che erano malate. Un atteggiamento, scrive il giudice, con il quale avrebbe dimostrato di “ non essere in grado di gestire i propri istinti e di abusare della propria posizione per manipolare la volontà delle vittime”.
L’episodio ricorda, molto da vicino, quello successo pochissimi giorni fa a Busto Arsizio. Anche in questo caso, protagonista un medico di base. Le indagini sono partite dalla denuncia di una donna incinta che ha raccontato di essere stata molestata. Non solo, l’uomo le avrebbe anche scattato una foto nuda. Da qui, il sequestro del telefonino del medico nel quale gli inquirenti hanno trovato quasi 3mila foto compromettenti. Di queste, una cinquantina ritraevano donne nude nell’ambulatorio in cui lavorava.