Il consigliere delegato della Camera di commercio italo-germanica aggiunge: “Crediamo che i benefici immediati saranno delle azioni concrete e ci auguriamo che sin da subito si possa lavorare per concretizzare alcuni progetti”
Italia e Germania hanno una collaborazione “consolidata e in piena crescita” a livello economico e ora, grazie alla firma del Piano d’azione, anche a livello politico i due Paesi diventano partner strategici. Lo ha dichiarato Jorg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio italo-germanica (Ahk), in un’intervista ad “Agenzia Nova” incentrata sul Piano d’azione, il documento che rafforza la collaborazione fra Roma e Berlino siglato nel corso del vertice intergovernativo dello scorso 22 novembre. “Il Piano si chiama ‘d’azione’ e, proprio per questo motivo, crediamo che i benefici immediati saranno delle azioni concrete e ci auguriamo che sin da subito si possa lavorare per concretizzare alcuni progetti”, ha detto Buck. Il primo passaggio sarà rafforzare i contatti a livello politico: “Ci saranno incontri in tanti formati, a livello di politica estera, di difesa e sicurezza. Sul lato economico, invece, ci sarà” il forum annuale organizzato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal ministero dell’Economia e dell’Ambiente tedesco, una delle novità previste dal Piano d’azione, che sarà “un proseguimento di un formato già esistente che prevede la partecipazione dei due ministri, delle Confindustrie e delle associazioni delle imprese. Sono formati già praticati, e ora si passa a una partecipazione ad altissimo livello dei rispettivi ministeri che consentirà di parlare di temi macroeconomici e discutere a livello politico di tematiche importanti. L’energia è stato uno dei temi principali negli ultimi incontri e sono certo che andremo avanti”, ha detto Buck.
Proprio in tema di energia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il vertice intergovernativo del 22 novembre scorso ha parlato delle opportunità di cooperazione nel settore, in particolare grazie al SoutH2 Corridor. Il progetto, avviato da Italia, Austria e Germania, prevede di fatto la creazione di un corridoio meridionale di gas e idrogeno nell’Ue grazie alla cooperazione fra quattro grandi operatori europei: l’italiana Snam, le aziende austriache Tag e Gca e la tedesca Bayernets. “Il vantaggio del SoutH2 Corridor è che le infrastrutture ci sono già, e possono assolvere a un tema importante per il nostro partenariato, che è quello dell’idrogeno. Noi come Camera di commercio sosteniamo la posizione che vede l’Italia come un futuro hub energetico per tutta l’Europa. Italia e Germania sono i due colossi industriali in Europa e abbiamo bisogno di garantire il nostro approvvigionamento energetico: proprio per questo motivo qualsiasi progetto in questo settore è importantissimo”, ha detto Buck. “Il SoutH2 Corridor, oltre a sfruttare un’infrastruttura già esistente, sostiene il processo di trasformazione energetica in atto in Europa. Grazie a questo progetto sarà possibile rafforzare i legami economici e strategici con i Paesi del Nord africa e distribuire la catena di valore: si potrà produrre, ove possibile, energia verde e, successivamente, portarla nel centro d’Europa. Siamo molto convinti sulla possibilità di andare avanti su questo progetto e ci auguriamo risultati concreti”.
L’Italia ha una sua posizione ben consolidata nella storia aerospaziale europea ma, come specificato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, vuole rafforzare la sua partnership nel settore anche con la Germania. “Il settore è importante per la nostra partnership bilaterale ma anche a livello europeo e per l’economia comune: tutti gli investimenti fatti in ricerca, sviluppo e innovazione portano spunti per tanti altri settori. Per quanto riguarda la cooperazione siamo sicuri che, in qualsiasi forma essa avvenga, ci sarà un futuro concreto nel rapporto fra i due Paesi. Stiamo già assistendo ai primi progetti, anche in ambito militare, e sono certo che il passo successivo sarà specializzarsi tenendo però conto delle competenze esistenti”, ha detto il consigliere della Camera di commercio. Italia e Germania, al fianco della Francia, hanno avviato una fitta interlocuzione in due aspetti non trascurabili del macro settore dell’innovazione: le materie prime critiche e l’intelligenza artificiale.
“La base importante per andare avanti su queste tematiche è una politica industriale sincronizzata fra Germania e Italia. A livello europeo ci sono diversi Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo) nello sviluppo di batterie, semiconduttori e idrogeno. In questi progetti Italia e Germania sono presenti e si sostengono a vicenda”, ha spiegato il consigliere, annunciando un importante evento che si terrà a Roma il prossimo 19 dicembre proprio per discutere del Piano d’azione: “Saranno presenti le rappresentanze diplomatiche e coinvolgeremo imprese e politica con l’obiettivo di discutere di tutti gli aspetti del Piano d’azione e di come questo nuovo documento contribuirà a rinsaldare i rapporti fra i due Paesi”.