“Se avessi il porto d’armi, per tutelarmi, una pistola, io la userei”.
La rabbia di chi non ha potuto difendersi. L’amarezza di vedersi i propri sacrifici in frantumi e quella voglia di utilizzare un’arma per tutelarsi. Gianluigi Tumulo, venditore di orologi di lusso si sfoga ai nostri microfoni e racconta di come hanno svaligiato il suo negozio, in via San Gregorio a Milano.
“ Sono stati molto bravi, tanto che io non me ne sono accorto subito. Hanno divelto la serratura e la saracinesca”.
Ad agire, tre persone incappucciate, lo scorso 28 dicembre alle 2,57 del mattino. Il colpo, indisturbato ha permesso loro di portare via circa 600mila euro in preziosi mentre tra porta blindata forzata e saracinesca divelta i danni al negozio ammonterebbero a circa 35mila euro. E non è la prima volta, racconta, un’altra rapina a giugno. Da qui la rabbia. Non parla di “giustizia fai da te” e neppure di scatenare il “far west”, chiede però che il governo intervenga a tutela di chi è vittima di situazioni come questa.