Nel loro arsenale, esplosivi, armi, che gli investigatori definiscono “micidiali”, persino un bazooka. Un’organizzazione criminale pericolosissima, così la descrivono gli inquirenti, quella scoperta da un pool interforze coordinato dalla procura di Milano. 19 le persone arrestate, tutti turchi e un solo italiano, sospettato di fornire loro base logistica.
A far partire l’inchiesta, l’arresto, lo scorso ottobre a Como, di tre cittadini turchi. Si scopre che facevano da scorta al loro capo: Baris Boyun, 40 anni, turco. Uno degli uomini più ricercati da Ankara. E’ stato arrestato nel viterbese e condotto a Milano. Nonostante fosse ai domiciliari per precedenti accuse da casa gestiva la sua rete in tutta Europa. “ Ho lanciato anche una bomba che è esplosa”, ed ancora, “Ali ti chiamerò ogni giorno per ricordarti la morte, il giorno che non mi sentirai è perché sarai morto”, sono solo alcune delle intercettazioni raccolte dagli agenti della Squadra Mobile di Como. Pericolosissimi dicono gli inquirenti che però escludono stessero preparando attentati in Italia.