Lo sguardo è ancora quello di chi la speranza non l’ha persa. Salvatore Attanasio continua a cercare la verità su quel 22 febbraio del 2021, quando in Congo un commando armato uccise il figlio Luca, ambasciatore italiano. Lui, Luca Attanasio, diplomatico stimato, attivo su più fronti umanitari, era nato a Limbiate e quando morì aveva 43 anni. Con lui la stessa sorte toccò anche alla sua scorta, Vittorio Iacovacci e al loro autista. Erano tutti in missione quel giorno per il Programma Alimentare Mondiale. Tre vittime che non hanno ancora avuto piena giustizia. Punti oscuri di cui si è parlato in un incontro “ bipartisan” in Regione e affrontanti anche in un’inchiesta giornalistica dal reporter Luca Attanasio che con l’ambasciatore non ha in comune solo il nome. Entrambi con l’Africa nel cuore, in particolare il Congo. Grandi amici tanto che l’omonimo giornalista ha realizzato un reportage in cui affronta anche molti aspetti inediti di una storia non ancora chiusa.