
Tre racconti, tre versioni, due davanti ai pm di Pavia, uno davanti a quelli di Venezia. Un triplice interrogatorio incrociato: Andrea Sempio, indagato per l’omicidio, Marco Poggi, fratello della vittima e Alberto Stasi, condannato in via definitiva, verranno sentiti contemporaneamente. Una strategia di Procura e Carabinieri di Milano, con l’obiettivo di evitare qualsiasi rischio di inquinamento delle testimonianze dovuto alle influenze esterne.
Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, iscritto nel registro degli indagati dopo le due precedenti archiviazioni. Le domande per lui potrebbero riguardare gli elementi già emersi negli anni: il Dna sotto le unghie di Chiara, le tre brevi telefonate a casa Poggi e il biglietto del parcheggio ritrovato una settimana dopo il delitto, consegnato agli investigatori un anno dopo. Sempio potrebbe anche scegliere di restare in silenzio o di rilasciare dichiarazioni spontanee
Sempio potrebbe incrociare Alberto Stasi, che sarà interrogato in contemporanea in un’altra stanza. Stasi, attualmente in regime di semilibertà, sarà sentito come testimone assistito dai suoi legali, in quanto già giudicato in via definitiva. I legali lo descrivono come sereno e disponibile a rispondere a tutte le domande.
Marco Poggi attende a Venezia gli inquirenti per mettere a verbale per la settima volta, i suoi ricordi su quali fossero le stanze della villetta frequentate da Sempio e dagli altri amici Freddi, Capra e Biasibetti, ma anche la data dell’ultima visita a domicilio di Sempio e se da lui avesse ricevuto effettivamente delle telefonate. Seppur convinto, come la sua famiglia, della colpevolezza di Stasi, chi lo conosce racconta di rapporti più freddi con lo storico amico Sempio, per via dei dubbi e turbamenti sviluppati negli ultimi due mesi.
Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, iscritto nel registro degli indagati dopo le due precedenti archiviazioni. Le domande per lui potrebbero riguardare gli elementi già emersi negli anni: il Dna sotto le unghie di Chiara, le tre brevi telefonate a casa Poggi e il biglietto del parcheggio ritrovato una settimana dopo il delitto, consegnato agli investigatori un anno dopo. Sempio potrebbe anche scegliere di restare in silenzio o di rilasciare dichiarazioni spontanee
Sempio potrebbe incrociare Alberto Stasi, che sarà interrogato in contemporanea in un’altra stanza. Stasi, attualmente in regime di semilibertà, sarà sentito come testimone assistito dai suoi legali, in quanto già giudicato in via definitiva. I legali lo descrivono come sereno e disponibile a rispondere a tutte le domande.
Marco Poggi attende a Venezia gli inquirenti per mettere a verbale per la settima volta, i suoi ricordi su quali fossero le stanze della villetta frequentate da Sempio e dagli altri amici Freddi, Capra e Biasibetti, ma anche la data dell’ultima visita a domicilio di Sempio e se da lui avesse ricevuto effettivamente delle telefonate. Seppur convinto, come la sua famiglia, della colpevolezza di Stasi, chi lo conosce racconta di rapporti più freddi con lo storico amico Sempio, per via dei dubbi e turbamenti sviluppati negli ultimi due mesi.