Ha lasciato il campo solo per una notte. Su consiglio degli psicologi che lo assistono il papà di Iushra è tornato a casa per qualche ora poi di nuovo al fianco di chi lotta e spera come lui di ritrovare la figlia ancora viva. La ragazzina del Bangladesh, 11 anni a dicembre, affetta da autismo che il 19 luglio si è persa sui monti del bresciano, a Serle, mentre partecipava a un campo estivo. Un nuovo giorno di ricerche per esperti e volontari, la piccola manca ormai da oltre una settimana. Un particolare definito inspiegabile:  chi conosce bene quell’Altopiano fa notare infatti che in così tanti giorni di ricerche, consecutive, almeno una traccia si sarebbe dovuta trovare. E invece, nulla, nonostante il notevole dispiegamento di forze. Si cerca via terra, grazie all’aiuto degli speleologi, ma anche dall’alto, attraverso elicotteri e droni. La Prefettura di Brescia ha confermato che le ricerche proseguiranno: la squadra è stata ridotta, da 285 a 120 unità, tra vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri, e 12 speleologi. Ad affiancarli anche una squadra di 12 cani specializzati in salvataggi estremi. Le speranze di trovare Iushra viva sono appese a un filo. Non molla la famiglia. Ieri l’appello del padre: “vi prego, tenete gli occhi aperti, magari la avvistate”.